Le grandi battaglie di Napoleone by Andrea Frediani

Le grandi battaglie di Napoleone by Andrea Frediani

autore:Andrea Frediani [Frediani, Andrea]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2014-06-24T22:00:00+00:00


La battaglia di Eckmühl. Illustrazione popolare dell’epoca.

Quando le truppe di Napoleone furono in grado di riprendere il cammino, il mattino seguente, l’esercito di Carlo era ormai riparato oltre il ponte e aveva la via aperta per la Boemia, potendo contare sulle solide mura della città, la cui difesa l’arciduca aveva delegato alla retroguardia costituita da 6000 uomini. Napoleone, invece, si era portato dietro l’intera armata, a parte Massena che aveva spedito a presidiare il fiume verso est. Non era pensabile proseguire per Vienna lasciandosi dietro un caposaldo del genere, che avrebbe permesso agli austriaci in ogni momento di tagliare le comunicazioni ai francesi; ma d’altra parte l’esasperante lentezza di un assedio, oltre a essere estranea all’indole di Napoleone, avrebbe potuto provocare il paventato intervento di altri stati germanici, a cominciare dalla Prussia. Rimaneva un assalto, e l’unico uomo che poteva sperare di riuscire a espugnare Ratisbona di forza era Lannes, cui infatti l’imperatore affidò l’attacco.

E fu proprio il maresciallo che, dopo un paio di assalti di volontari andati al macello, afferrò una scala e spinse i titubanti soldati a salire le mura; la conquista della città fu allora questione di poche ore, ma ormai Carlo, le cui truppe conservavano ancora il controllo del ponte, era fuori portata. Anche se l’esercito austriaco era riuscito a sfuggirgli – pur se con 30.000 uomini in meno –, Napoleone aveva condotto brillantemente questa prima fase della campagna nel breve periodo che aveva trascorso al fronte, tenendo conto della scomoda situazione che aveva trovato e alla quale aveva dovuto porre riparo; in meno di dieci giorni, infatti, aveva sottratto l’iniziativa al nemico e annullato il vantaggio che questi aveva acquisito appena scatenata l’offensiva: lo stesso Carlo confidò in una lettera all’imperatore Francesco che, se avesse dovuto sostenere un altro scontro come quello di Eckmühl, difficilmente avrebbe conservato qualcosa del suo esercito.



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